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Chiesta Cnfraternita di Santa Croce - Valdieri


Descrizione

L’origine della Confraternita di Santa Croce in Valdieri si può collocare verso la fine del ‘400 o l’inizio del ‘500, nel periodo di maggiore diffusione di confraternite, ispirate alla passione e morte di Cristo. I più antichi documenti ufficiali conosciuti che la riguardano sono: la relazione della Visita apostolica di mons. Gerolamo Scarampi, del 22 febbraio 1583, che testimonia l’esistenza di un oratorio, molto semplice ma in regola in ogni cosa e la supplica della Confraternita del 1634: si tratta di una lettera di supplica al vescovo Carlo Argentario affinché intervenga a regolare i rapporti tesi e conflittuali tra il parroco del paese e la Confraternita. Da questa lettera si evince che “la Crusà” era dedicata all’Assunzione della Madonna, all’Assunta, “per antica consuetudine” e vi si trovano descritte in modo dettagliato tutte le usanze e le pratiche tradizionali religiose. A partire dal ‘700 la Confraternita ebbe un luogo periodo di prosperità che durò fino alla vigilia della prima guerra mondiale (1915). Si intrapresero, in quegli anni, importanti lavori di manutenzione, trasformazione ed arredamento della chiesa: dopo la metà del ‘700 fu fatto costruire un nuovo altare maggiore, spostandolo in avanti in modo da creare un ampio coro nel quale si raccoglievano i confratelli per gli esercizi di pietà e si costruirono il nuovo pulpito e la tribuna. Negli anni 1775/76 fu ordinata una buona decorazione di tutta la chiesa, che venne abbellita con stucchi di Bartolomeo Cattaneo. Durante l’occupazione francese (1796/1814) la chiesa venne ridotta a posto di guardia con grossi danni alla struttura e all’arredamento, ma nella prima metà dell’800 vennero recuperati completamente i danni causati dai soldati. Nella chiesa ormai rimessa a nuovo fu concesso di celebrare la festa dell’ “Invenzione della Croce” (ritrovamento della croce di Cristo, avvenuto nel 326 d.C. sotto gli occhi di Sant’Elena), festa che i valdieresi celebravano già nella chiesa parrocchiale per antico voto. In questo periodo l’attenzione fu posta soprattutto sulle grandi feste e sul loro apparato, con nuovi accordi col parroco per queste manifestazioni ed un notevole impegno finanziario per procurarsi le due grandi statue processionali di Cristo nel Getsemani e dell’Assunta. Le due guerre mondiali e le ondate di emigrazione verso la Francia, le Americhe e poi le città, assieme ai cambiamenti culturali e sociali hanno progressivamente svuotato di significato e di importanza la Confraternita, al punto che le attività di culto quasi ridotte a folclore, sono state sospese quasi del tutto ed il mantenimento della struttura è finito a carico della parrocchia.




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