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Cappella di San Bernardo - Desertetto


Descrizione

La cappella risale agli inizi del ‘600 se non addirittura alla fine del ‘500. Nel corso dell’800 la popolazione del vallone di Desertetto, anche per la presenza delle cave di marmo, aumentò notevolmente: perciò la cappella, pur facendo parte della parrocchia di San Martino in Valdieri, cominciò ad avere al suo servizio un sacerdote stabile. Il cappellano celebrava la messa tutti i giorni festivi, la benedizione eucaristica dai Santi a Pasqua, amministrava il battesimo, assisteva gli infermi ed insegnava il catechismo. Poi, a partire dal 1866, l’amministrazione parrocchiale, i massari ed i frazionisti diedero inizio ai lavori di rifacimento ed ampliamento della cappella, ultimati nel 1879 con la benedizione della nuova costruzione, che assunse le attuali dimensioni. Da sempre questa cappella è dedicata a San Bernardo da Mentone. Il santo è raffigurato in un affresco posto sulla facciata, mentre gli appare la Madonna con il bambino; sullo sfondo è riprodotta la cappella stessa. All’interno è custodita una statua in legno di San Bernardo, di particolare sapore popolare: il santo veste la tunica monacale, con coccola e stola diagonale, nella mano destra ha il pastorale e tiene incatenato il diavolo rappresentato da un mostriciattolo che sembra sfidare il santo con lo sguardo e con la coda sprizzante fiamme. La cappella ha un’unica navata: entrando, sulla sinistra, c’è l’acquasantiera in marmo bardiglio di Desertetto, che reca l’incisione “BoLa 1740” (l’offerente: Bernardino Lovera e l’anno). Vi è poi il battistero, a tazza circolare in marmo bardiglio, protetto da un recinto in ferro battuto e da un’edicola in legno: risale agli inizi dell’800 quando venne concessa la facoltà di amministrare i battesimi. La pala d’altare ha al centro in alto la Vergine con il bambino in braccio, alla destra San Giovanni Battista e più in basso un monaco con giglio in mano ed un vescovo. Alla sinistra dall’alto al basso sono raffigurati San Giuseppe, San Bernardo e un altro vescovo. Più in piccolo sono rappresentati San Magno e San Rocco. Il campanile oggi non esiste più perché è crollato per una grande nevicata nel 1972: originariamente era ubicato sul lato a monte della chiesa.




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